L’INSEGNAMENTO UNIVERSITARIO DI STORIA DELLA FARMACIA

      Uno degli elementi distintivi, contenuto anche nello statuto dell’Accademia, è quello di promuovere l’insegnamento della Storia della professione presso tutte le facoltà di Farmacia.
Lo scopo è quello di dare un imprintig deontologico- storico che possa dare al futuro farmacista un valore aggiunto, oltre la preparazione scientifica, indispensabile per lo svolgimento della sua professione.
      Nel 1933, con la trasformazione delle Scuole di Farmacia in Facoltà, si parla per la prima volta di Storia della Farmacia fra le materie di studio. Già numerosi studiosi della storia della Medicina avevano elaborato importanti testi in materia, come lo studio delle Farmacopee italiane e gli Statuti degli speziali di Alfonso Corradi e “Malati, Medici e Farmacisti” di A.Benedicenti. L’anno successivo uscirà “Pagine di storia della farmacia” del farmacista G.Conci, in forma veramente didattica.
      Ciò non ostante non si è mai voluto istituire in Italia un corso complementare, ma si è data facoltà di tenere corsi liberi a chi aveva conseguito la libera docenza in materia dal 1942 al 1968. Particolarmente continuativo fu l’insegnamento di Andrea Russo a Napoli, di Colapinto a Roma, a complemento del corso di Tecnica e Legislazione Farmaceutica. Da ricordare il corso tenuto a Pavia da Carlo Pedrazzini negli anni 1942-43, interrotto per i bombardamenti della città, e che per la sua completezza avrebbe potuto essere istituzionalizzato. Solo in tempi recenti e grazie allo sforzo dei suoi Soci l’Accademia ha potuto promuovere la diffusione degli studi storico-farmaceutici nell’ambito universitario, partendo dal corso che il dottor Corvi ha tenuto all’Università di Pavia sullo studio delle Farmacopee (1990), proseguendo con quello tenuto da otto relatori all’Università di Genova (2006) e nel  2008 presso l’Università degli Studi di Pisa e poi.....